Pubblicato il: 15 Luglio 2022

Rendiamo reale il Green Deal

Il più grande evento annuale europeo sulla politica ambientale discute del Green Deal e dell'economia circolare.


Organizzata dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione europea, la EU Green Week è il più grande evento annuale europeo sulla politica ambientale.

I cittadini possono discutere della politica e delle azioni ambientali europee con i responsabili politici, del mondo accademico, del mondo imprenditoriale, con ambientalisti e altri stakeholders provenienti dall'Europa e dal mondo.

Si svolge dal 2010 e ogni anno si è incentrata su un argomento diverso: biodiversità, efficienza nelle risorse, acqua, qualità dell’aria, gestione dei rifiuti. L'edizione di quest'anno, tenutasi dal 30 maggio al 5 giugno, si è incentrata sul Green Deal europeo, la punta di diamante della politica ambientale europea, una strategia multidisciplinare e interconnessa per un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse e neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

La Green Week si è aperta con una due giorni di conferenze ibride, online e in persona a Bruxelles, il 30 e 31 maggio, ed è proseguita con una serie di eventi organizzati da organizzazioni partner di tutta Europa durante il resto della settimana.

Il 30 maggio, dopo un discorso della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ai partecipanti, il meeting si è aperto con un dialogo con i giovani cittadini, durante il quale Virginijus Sinkevičius, Commissario europeo per l'Ambiente, gli Oceani e la Pesca, promotore e principale relatore del meeting, ha incontrato i rappresentanti dei giovani di tutta l'Unione e dell'Ucraina. I giovani delegati hanno posto le loro domande nell'ambito di temi come natura e biodiversità, conseguenze della guerra e della pandemia, moda e settore tessile sostenibile, produzione alimentare e azione comune.

È poi seguito un dibattito di alto livello che ha avuto al suo centro un’importante domanda: cosa succede alle politiche ambientali in tempi di crisi? Guerre, recessioni economiche, pandemie e crisi alimentari rischiano di mettere in secondo piano la tutela dell’ambiente?

Affrontando questa complessa questione, i relatori hanno sottolineato la necessità di mantenere le priorità ambientali in cima all'agenda politica, soprattutto in tempi di crisi. Il Commissario Sinkevičius, e l'ospite speciale Ruslan Strilets, Ministro dell'Ambiente ucraino, hanno concordato sul fatto che è fondamentale rimanere sulla strada verde, appunto, ancor più in questo momento, data l’evidenza dell’estrema interconnessione fra energia, che deve essere indipendente e pulita, geopolitica ed economia.

A conclusione della prima giornata della conferenza, si è svolta l'edizione speciale del 30° anniversario dei Premi LIFE per i progetti più innovativi, ispirati ed efficaci, nei settori della protezione della natura, dell'ambiente e dell'azione per il clima. Con un'apparizione video di Sir David Attenborough, icona della comunicazione ambientale, sono stati premiati tre progetti in ognuno di questi ambiti, nonché uno attuato dalla rete Natura 2000, un sistema di aree destinate alla conservazione della diversità biologica nel territorio dell'Unione Europea.

Il giorno successivo, la conferenza ha affrontato tre aspetti importanti nelle politiche ambientali europee, in particolare nell’ambito del Green Deal: l’economia circolare, l’inquinamento zero e la biodiversità.

Per quanto riguarda le discussioni sull’economia circolare, gli oratori si sono soffermati sulla proposta legale della Commissione di rendere norma la sostenibilità dei prodotti e su come i nuovi modelli di business siano fondamentali per realizzare un tale cambiamento.

Nella sessione relativa alla tematica “inquinamento zero”, i relatori si sono concentrati sulla discussione del principio “chi inquina paga", ovvero sull’attribuzione del costo dell’inquinamento direttamente sul soggetto inquinatore, e su come tale principio dovrebbe essere meglio applicato a livello europeo. Si sono portate in primo piano le questioni di equità e giustizia, sottolineando che alla fine sono sempre più le persone e le popolazioni a pagare il prezzo peggiore dell'inquinamento. 

Infine, nell’ultima sessione sulla biodiversità, si sono sottolineati i legami evidenti tra l'arresto della perdita di biodiversità e il ripristino della natura, nonché la lotta alla sicurezza alimentare e ai cambiamenti climatici. Riguardo all'imminente proposta dell'UE di una legge sulla tutela della biodiversità, sostenuta a gran voce in sede di conferenza da Janez Potočnik, copresidente del Gruppo internazionale sulle risorse dell'UNEP, ha sottolineato che ha sottolineato come “ripristinare la natura significa fondamentalmente proteggere noi stessi".

La conferenza di Bruxelles si è conclusa con la celebrazione del 30° compleanno dell'Ecolabel europeo e con un panel in cui innovatori dell'economia circolare, economisti lungimiranti e imprenditori della conservazione hanno condiviso con entusiasmo la loro esperienza positiva nel "rendere reale" il Green Deal, come cita lo slogan della Conferenza, affinché la politica si trasformi davvero in azione.

Per mobilitare un maggiore coinvolgimento e contributi da parte di tutti i settori, durante tutta la settimana si sono svolti eventi partner, non organizzati dalla Commissione Europea. Quasi 300 eventi in tutta Europa e oltre, tra cui flashmob, azioni di pulizia urbana e nella natura, visite guidate, passeggiate educative, laboratori per bambini. Attraverso azioni originali e concrete sul campo, persone di tutte le età e provenienti da decine di Paesi hanno dimostrato quanto sia importante per loro l'attuazione del Green Deal europeo.

Sullo sfondo di molteplici crisi, con un grave degrado ambientale in atto e la necessità di concepire la futura ricostruzione post-bellica in senso sostenibile, la conferenza e le iniziative correlate hanno esplorato tutto ciò che davvero serve affinché l’Europa si trasformi in un'economia circolare, sostenibile, non impattante, rispettosa della natura e a inquinamento zero.

In questo contesto il Green Deal europeo, con un’azione capillare su molti fronti e con molti attori coinvolti, sembra essere la politica più adatta.